Diario terzo giorno - 25 Aprile

Oggi sono iniziate le attività legate al programma didattico, infatti stamani abbiamo avuto l'opportunità di partecipare ad un'importante fiera di calzature (Aymod Expo), vicino all'aereoporto di Istanbul e siamo stati accolti in modo molto gentile da due professori della Scuola Tasev, presente alla fiera con un proprio stand. Sono stati veramente disponibili e ci hanno accompagnato all' interno di tutti i padiglioni per osservare vari calzaturifici, prima quelli italiani e poi quelli locali.
Una delle parti più interessanti è stata la visita allo stand dell'università turca che aveva esposto alcuni progetti stravaganti, mostrando oltre al prodotto finito , anche i concept ai quali essi si sono ispirati.
E' stato molto interessante e costruttivo, perchè abbiamo capito e osservato i diversi punti di vista e le varie sfaccettature del mercato calzaturiero turco. E' un mercato in crescita, che pero' in Italia non ha nessun riscontro commerciale proprio perchè la produzione italiana di accessori in pelle e calzature è di alta qualità e quindi superiore rispetto alla loro.
Siamo tornati in albergo per un veloce pranzo e alle 14.30 eravamo nuovamente ad Aksaray per prendere la metro, pronte per un nuovo lungo pomeriggio di visite culturali. Siamo andati alla Chiesa di San Salvatore in Khora , un'antica chiesa bizantina, che costudisce meravigliosi mosaici del XIII secolo, e che adesso è divenuta un importante museo. Alle 15.30 avevamo fissato con i docenti e gli studenti del liceo italiano Galilei di Istanbul, ma sono arrivati dopo un'ora e quindi ne abbiamo approfittato per fare alcune compere nei negozi lì vicino. Alcune di noi hanno comprato anelli e orecchini molto caratteristici.
Una volta arrivati i professori della scuola italiana di Istanbul , abbiamo fatto un giro per alcuni quartieri ''periferici'' e un po' in degrado, molto interessanti però perchè in questo modo abbiamo avuto l'opportunità di capire e di conoscere tutte le realtà di Istanbul. In particolare, abbiamo attraversato Balat, l'antico quartiere greco, praticamente 'svuotato' negli anni '50 - '60, adesso rivalutato da intellettuali e borghesia colta e in via di ristrutturazione.
Ma il momento più emozionante è stato quando siamo saliti sulle mura romane della città , anche se alcune di noi non ce l'hanno fatta per la paura del ripido passaggio da percorrere. Dall'alto delle mura il panorama è veramente spettacolare eppure non è possibile vedere la fine di questa bellissima città, tanto è grande! Le nostre facce si sono riempite di stupore, ma quelle dei prof. quasi di terrore, tanto era ardito portarci lassù!

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