Diario decimo giorno - 2 Maggio

Con il suono della sveglia alle ore 07.45 iniziamo il nostro decimo giorno, in questa città che ogni giorno ci mostra una nuova parte di sé. In programma abbiamo una visita alla Ozak, importantissima azienda produttrice di capi principalmente in denim. Dopo aver preso la metro ed essere saliti su una macchina che l'azienda ci aveva fornito arriviamo alla sede della Ozak e subito siamo colpite dalla enorme struttura e dalla cura dell'arredamento al suo interno, dopo pochi minuti veniamo accolti da due dipendenti dell'azienda, e ci accompagnano in una grande sala, che ci dicono essere il luogo dove tengono corsi di formazione per i nuovi dipendenti. I due mostrandoci numerose diapositive iniziano spiegandoci il loro ruolo e la loro organizzazione, si tratta infatti di un'azienda con ben 4 stabilimenti, tutti situati in Turchia, che ricoprono una superficie totale di 58.000 mq , la loro produzione mensile è di 600.000 pezzi e solo lo stabilimento di Istanbul conta ben 1000 dipendenti. Dopo questa breve presentazione iniziamo il nostro giro attraverso varie sale dove abbiamo l'opportunità di seguire tutta la creazione e lo sviluppo del prodotto iniziando dal controllo qualità effettuato sul tessuto appena arrivato in azienda, catalogando i possibili difetti secondo una scala, dai meno visibili ai più evidenti. Durante questo processo abbiamo iniziato a capire la maniacale attenzione e la serietà che vige in questa azienda. Proseguendo la nostra visita passiamo all'area taglio eseguito automaticamente con macchine a laser. Ogni pezzo viene poi controllato nuovamente e etichettato e nel caso in cui il tessuto dovesse presentare difetti viene ritagliato. Seguendo lo sviluppo del prodotto passiamo l'area cucitura e ci stupiamo della velocità e precisione degli operai presenti. Una volta assemblati tutti i pezzi i capi subiscono vari lavaggi e tinture necessari ad ottenere l'aspetto finale. Questa è stata la parte piu affascinate del nostro percorso, abbiamo infatti assistito al lavaggio con la pietra pomice che da un effetto invecchiato al tessuto e un particolare lavaggio che consiste nel inserire i capi in piccoli sacchi al fine di ottenere un effetto marmorizzato. È stato molto interessante vedere come l'azienda stia adottando processi di lavorazione più sostenibili, infatti erano presenti due macchine per lavaggio all'ozono, evitando così l'utilizzo di ipoclorito di sodio. Anche riguardo la tintura osserviamo molti metodi diversi, principalmente divisi in tintura a spruzzo e tintura a mano. Entrando in una grande stanza vediamo la prima tipologia e la prima cosa che notiamo sono le protezioni indossate dagli addetti ai lavori che spruzzano i prodotti sui capi, posti su appositi manichini davanti ad una parete con acqua che scorre. Le sostanze utilizzate sono infatti molto tossiche sia per l'ambiente che per l'uomo, in particolare il permanganato. Nella stanza adiacente viene invece effettuata la seconda, con estrema precisione e maestria, utilizzando principalmente apposite spugne.
Proseguendo il giro arriviamo al reparto dove i capi subiscono uno speciale e affascinate trattamento, utilizzando dei macchinari che con il fuoco creano strappi o particolari effetti su tessuti spalmati. Una volta che tutti i capi hanno subito i processi necessari a dargli il loro aspetto finale passano al reparto in cui vi si montano gli accessori, il tutto eseguito da alcuni operai con appositi apparecchi, per poi essere stirati ed infine spediti.
Come ultima cosa abbiamo incontrato una stilista in una sala piena di mood board necessarie a creare i campionari, lei infatti ci ha spiegato che sono proprio loro a creare le collezioni ad alcune delle case di moda per cui lavorano.
La nostra visita impegnativa ma davvero molto interessante si conclude un ricco e gustoso pranzo offertoci dall'azienda.

Non ancora soddisfatti della intensa mattinata, al nostro ritorno nel centro di Istanbul, decidiamo di visitare la famosissima Moschea Blu, chiamata così per le bellissime ceramiche (provenienti dalla città di Iznik) presenti al suo interno che ci lasciano estasiati. Successivamente facciamo le nostre ultime compere al Gran Bazar e dopo cena concludiamo la giornata gustandoci alcuni dolci tipici in una delle migliori pasticcerie di Istanbul.


 

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