Con il suono della sveglia alle ore
07.45 iniziamo il nostro decimo giorno, in questa città che ogni
giorno ci mostra una nuova parte di sé. In programma abbiamo una
visita alla Ozak, importantissima azienda produttrice di capi
principalmente in denim. Dopo aver preso la metro ed essere saliti su
una macchina che l'azienda ci aveva fornito arriviamo alla sede della
Ozak e subito siamo colpite dalla enorme struttura e dalla cura
dell'arredamento al suo interno, dopo pochi minuti veniamo accolti da
due dipendenti dell'azienda, e ci accompagnano in una grande sala,
che ci dicono essere il luogo dove tengono corsi di formazione per i
nuovi dipendenti. I due mostrandoci numerose diapositive iniziano
spiegandoci il loro ruolo e la loro organizzazione, si tratta infatti
di un'azienda con ben 4 stabilimenti, tutti situati in Turchia, che
ricoprono una superficie totale di 58.000 mq , la loro produzione
mensile è di 600.000 pezzi e solo lo stabilimento di Istanbul conta
ben 1000 dipendenti. Dopo questa breve presentazione iniziamo il
nostro giro attraverso varie sale dove abbiamo l'opportunità di
seguire tutta la creazione e lo sviluppo del prodotto iniziando dal
controllo qualità effettuato sul tessuto appena arrivato in azienda,
catalogando i possibili difetti secondo una scala, dai meno visibili
ai più evidenti. Durante questo processo abbiamo iniziato a capire
la maniacale attenzione e la serietà che vige in questa azienda.
Proseguendo la nostra visita passiamo all'area taglio eseguito
automaticamente con macchine a laser. Ogni pezzo viene poi
controllato nuovamente e etichettato e nel caso in cui il tessuto
dovesse presentare difetti viene ritagliato. Seguendo lo sviluppo del
prodotto passiamo l'area cucitura e ci stupiamo della velocità e
precisione degli operai presenti. Una volta assemblati tutti i pezzi
i capi subiscono vari lavaggi e tinture necessari ad ottenere
l'aspetto finale. Questa è stata la parte piu affascinate del nostro
percorso, abbiamo infatti assistito al lavaggio con la pietra pomice
che da un effetto invecchiato al tessuto e un particolare lavaggio
che consiste nel inserire i capi in piccoli sacchi al fine di
ottenere un effetto marmorizzato. È stato molto interessante vedere
come l'azienda stia adottando processi di lavorazione più
sostenibili, infatti erano presenti due macchine per lavaggio
all'ozono, evitando così l'utilizzo di ipoclorito di sodio. Anche
riguardo la tintura osserviamo molti metodi diversi, principalmente
divisi in tintura a spruzzo e tintura a mano. Entrando in una grande
stanza vediamo la prima tipologia e la prima cosa che notiamo sono le
protezioni indossate dagli addetti ai lavori che spruzzano i prodotti
sui capi, posti su appositi manichini davanti ad una parete con acqua
che scorre. Le sostanze utilizzate sono infatti molto tossiche sia
per l'ambiente che per l'uomo, in particolare il permanganato. Nella
stanza adiacente viene invece effettuata la seconda, con estrema
precisione e maestria, utilizzando principalmente apposite spugne.
Proseguendo il giro arriviamo al
reparto dove i capi subiscono uno speciale e affascinate trattamento,
utilizzando dei macchinari che con il fuoco creano strappi o
particolari effetti su tessuti spalmati. Una volta che tutti i capi
hanno subito i processi necessari a dargli il loro aspetto finale
passano al reparto in cui vi si montano gli accessori, il tutto
eseguito da alcuni operai con appositi apparecchi, per poi essere
stirati ed infine spediti.
Come ultima cosa abbiamo incontrato una
stilista in una sala piena di mood board necessarie a creare i
campionari, lei infatti ci ha spiegato che sono proprio loro a creare
le collezioni ad alcune delle case di moda per cui lavorano.
La nostra visita impegnativa ma davvero
molto interessante si conclude un ricco e gustoso pranzo offertoci
dall'azienda.
Non ancora soddisfatti della intensa
mattinata, al nostro ritorno nel centro di Istanbul, decidiamo di
visitare la famosissima Moschea Blu, chiamata così per le bellissime ceramiche (provenienti dalla città di Iznik) presenti al suo interno che ci lasciano estasiati.
Successivamente facciamo le nostre ultime compere al Gran Bazar e
dopo cena concludiamo la giornata gustandoci alcuni dolci tipici in
una delle migliori pasticcerie di Istanbul.
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